L’oncologia è probabilmente la frontiera più avanzata nell’ambito della ricerca scientifico-clinica, dello sviluppo di nuove terapie, della definizione di nuovi approcci organizzativi: basti pensare ai risultati eccezionali dell’immunoterapia ed all’introduzione dei molecolar tumor board e delle terapie a bersaglio molecolare. Ma questi nuovi scenari come si calano nel quotidiano delle professioni sanitarie, ambito vastissimo di operatività e organizzazione? Come si comporterà il Ssn a fronte di terapie che possono arrivare a costare alcune centinaia di migliaia di euro?
Nell’affrontare tutti questi temi, la sessione “Nuovi orizzonti terapeutici in oncologia: tra etica, real life e sostenibilità”, svoltasi all’interno del XLIII Congresso SIFO, è stata una di quelle centrali nel programma dell’evento perché – ha sottolineato il presidente del Congresso Alessandro D’Arpino – “è indispensabile riportare, in ambito oncologico, il dibattito sui binari delle evidenze scientifiche, al fine di guidare le scelte anche in ottica di sostenibilità di sistema”.
In questi anni pandemici sono state perse molte prestazioni, anche in campo oncologico, con conseguente diminuzione dei consumi di farmaci appartenenti a determinate categorie, “ora la sfida – ha proseguito il presidente del Congresso – è quella di garantire la tempestività delle terapie, e anche la sostenibilità in presenza di un aumento di prestazioni, dovuta al recupero di quelle attività perse per la pandemia, e in presenza dell’arrivo di nuovi farmaci oncologici ad altissimo impatto economico”.