Nasce una nuova pelle artificiale sensorizzata destinata a cambiare l’interazione dei robot con le persone e l’ambiente circostante. La presenta uno studio pubblicato su Nature Machine Intelligence e coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, che ha mostrato il funzionamento di una innovativa pelle artificiale che emula una famiglia di corpuscoli della pelle umana, i recettori chiamati corpuscoli di Ruffini. La ricerca apre nuovi scenari applicativi: dalla robotica medica all’industria 4.0, consentendo ai robot di assistere le persone nel modo più sicuro in ambito lavorativo e nelle azioni quotidiane.
L’Intelligenza Artificiale per migliorare lo sviluppo di un test diagnostico.
L’Intelligenza Artificiale per ottimizzare un test diagnostico Le aziende che investono fortemente in ricerca e tool diagnostici di frontiera hanno grande interesse a proporre kit