La reumatologia italiana fa fronte comune e unisce le proprie forze per difendere i diritti e le istanze degli oltre 5,5 milioni di italiani che sono affetti da una patologia reumatologica. In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Reumatiche, Roberto Gerli, presidente della Società Italiana di Reumatologia – SIR, il Collegio Reumatologi Italiani – CReI e l’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare – APMARR lanciano un manifesto unitario in 10 punti rivolto ai nuovi rappresentanti istituzionali di Governo e Parlamento per rispondere alle sfide della cronicità reumatologica. Consapevolezza, informazione, formazione, ricerca, diagnosi precoce, cure tempestive personalizzate, approccio multidisciplinare e certezza della presa in carico sono le leve vincenti per raggiungere risultati efficaci nel campo della reumatologia. Le malattie reumatologiche sono patologie croniche e rare di varia natura, che colpiscono un italiano su 10 in età attiva o pediatrica e oltre 120 milioni di cittadini europei, inficiando pesantemente sul grado di autonomia dell’individuo e impattando gravemente sul sistema sanitario e socioassistenziale nazionale con una spesa che, come svelato da Motore Sanità, tocca i 13.390 euro annui per paziente. Si tratta di affezioni silenziose e subdole spesso determinate da un’anomala risposta del sistema immunitario, come nel caso dell’artrite reumatoide e delle connettiviti, e frequente concausa di comorbidità, rispetto alle quali una diagnosi precoce e cure mirate tempestive e appropriate sono assolutamente determinanti.
L’educazione alimentare nei giovani come primo strumento di prevenzione per diverse patologie: un percorso ad hoc
La corretta alimentazione come strumento di prevenzione Alimentazione e salute sono strettamente legate tra loro, così come lo sono alimentazione e malattie. L’alimentazione, tramite una