Le terapie oncologiche più innovative hanno la caratteristica di essere focalizzate sulle caratteristiche specifiche del tumore da curare e, quindi, anche sul paziente. Sono di norma più efficienti delle terapie generiche e hanno anche meno effetti collaterali.
Per poterle utilizzare, però, è necessario valutare le specifiche alterazioni che caratterizzano quel tumore e trovarne i biomarcatori, così da capire quale sia il trattamento più adatto.
Massimo Barberis, direttore dell’Unità Clinica di Diagnostica Oncologica Istituto Europeo di Oncologia di Milano sottolinea però che «l’Italia si colloca fra i Paesi europei che ha discreta disponibilità di nuovi farmaci ma minore disponibilità di test per individuare le alterazioni bersaglio.