Un nuovo modello che raccoglie e ottimizza tutte le iniziative che negli anni strutturate e messe in atto, assieme a quelle intraprese nel periodo del COVID. Un insieme che ottimizzato, darà luogo ad un nuovo tipo di assistenza in cui il cittadino potrà avere un’uniformità nelle prestazioni erogate e risposte più pronte. È stata presentata Sabato mattina nella sede della Fimmg Roma e Lazio all’Eur la proposta per un accordo integrativo regionale per la Medicina Generale della Regione. Una proposta che però potrebbe essere anche essere esportata in altre realtà regionali
Si è parlato delle unità di cure primarie nate anni fa degli ambulatori di cure primarie dei prefestivi, sabato e domenica, della continuità assistenziale ex guardia medica, della diagnostica di laboratorio come i tamponi, delle vaccinazioni e della domiciliarità, tenendo in debito conto anche la capillarità e realtà difficili come paesi isolati o zone periferiche, il tutto con un occhio alle nuove tecnologie di comunicazione riorganizzando un nuovo sistema di accoglienza front office . “Insomma – spiegano dalla Fimmg – , una revisione con una nuova concezione ottimizzata della medicina di famiglia del territorio, per rispondere , razionalizzando, ai bisogni del cittadino”. Alla manifestazione è intervenuto anche l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’amato che ha appoggiato l’iniziativa dichiarando l’apertura di un tavolo di contrattazione sin da lunedì per portare in tempi brevi alla firma di un Accordo che renda operativo quando proposto.