Si chiamano “caregiver”, e sono persone che si prendono cura, danno assistenza e supporto a un loro familiare gravemente malato o disabile. Un esercito di angeli senza i quali tantissime persone non potrebbero vivere una quotidianità serena. Una figura che si dà per scontata. Perché vicina, di famiglia appunto, ma che riveste un ruolo preziosissimo. Ora la Lombardia prova a fare un passo in avanti. Il Consiglio regionale della Lombardia, all’unanimità, ha dato infatti il via libera alla legge su “sostegno, valorizzazione e istituzione del caregiver familiare”. Un ruolo, sottolinea la prima firmataria della legge e vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, Simona Tironi, non ancora riconosciuto a livello nazionale e che riguarda, si stima, «circa 8 milioni di persone in Italia, per il 90% donne».
Un testo frutto di un lavoro durato mesi, che ha preso in considerazione i tre progetti di legge depositati da Pd, Fi e Lega, poi abbinati, l’iniziativa popolare #osonocargiver e le due proposte di legge al Parlamento: con Tironi, a presentare il testo, c’erano ieri il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, l’assessore regionale alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, Elena Lucchini, ei consiglieri Alessandra Cappellari, Samuele Astuti e Michele Usuelli.