“Dal 1° gennaio 2025 diventa operativo il nuovo regolamento europeo sull’Hta e verranno messe a disposizione degli Stati membri le prime valutazioni cliniche congiunte sui farmaci antitumorali e le terapie avanzate. L’ Europa riconosce quindi l’importanza dell’Hta e si pone come obiettivo quello di formulare valutazioni condivise, evitando differenze e duplicazioni”. Lo ha sottolineato Giovanna Scroccaro, direttore del servizio Farmaceutico, protesica, dispositivi medici della Regione Veneto nel corso del panel ‘Farmaci e nuovo regolamento europeo Hta: quali prospettive per il livello nazionale?’ che ha caratterizzato l’apertura della seconda giornata del XV Congresso nazionale della Società italiana di health technology assessment (Sihta). Scroccaro ha precisato come rimangano “in capo ai singoli stati membri la definizione del place in therapy, le decisioni sulla rimborsabilità e la definizione dei prezzi dei farmaci. Gli Stati membri devono tenere conto, nelle proprie valutazioni, di quanto riportato nelle valutazioni cliniche congiunte. Rimane quindi in capo ad Aifa il compito di coniugare l’accesso e la sostenibilità, anche tramite un approfondito confronto tra i benefici e i costi delle nuove e vecchie terapie”.
Dopo la pandemia: ripensare i percorsi clinici tra ricerca, cronicità e innovazione
Gli impatti in termini di ricerca e di organizzazione dei percorsi clinici determinati dalla pandemia di Covid-19 hanno mostrato quanto sia stato catastrofico quest’ultimo periodo