A fine 2020, si parlava di “piano Marshall”. Poi con il passare dei mesi i 200 miliardi di prestiti e risorse a fondo perduto messi a disposizione dal Recovery Fund dell’Unione Europea per riforme strutturali in 6 settori sono apparsi meno risolutivi. Oggi il governo Meloni parla di ridiscutere il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo Draghi, indirizzando su temi energetici alcuni dei fondi che siamo ormai convinti di non poter spendere. Peccato che più di noi l’Unione Europea creda nella capacità dell’Italia di realizzare target e riforme previste nel PNRR tanto che ci ha pagato quest’anno prima e seconda tranche e a gennaio dovrebbe pronunciarsi sulla terza.
Dopo la pandemia: ripensare i percorsi clinici tra ricerca, cronicità e innovazione
Gli impatti in termini di ricerca e di organizzazione dei percorsi clinici determinati dalla pandemia di Covid-19 hanno mostrato quanto sia stato catastrofico quest’ultimo periodo