Come preventivato dal Governo precedente, l’Esecutivo Meloni conferma le cifre di due miliardi aggiuntivi nel 2023 e altri due nel 2024 per il Fondo sanitario nazionale. Mentre 1,4 miliardi andranno a “ristorare” i maggiori costi dell’energia e 650 milioni serviranno per comprare farmaci e vaccini Covid. È tutto qui il pacchetto sanità della manovra 2023, stando alla bozza al momento in circolazione. Tutto qui o quasi: come anticipato nelle settimane scorse dal Sole-24Ore, con 200 milioni saranno finanziate le indennità di Pronto soccorso così da certificare “le particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale ed operante nei servizi di pronto soccorso”. Le indennità saranno incrementate “nell’ambito dei rispettivi contratti collettivi”: 60 milioni sono destinati ai medici e 140 milioni al personale del comparto, “in ragione dell’effettiva permanenza in servizio”, a partire dal 1° gennaio 2024.
A valere sulle risorse per gli Obiettivi di piano, poi, 1,2 mld (40 mln per ciascuna annualità del triennio) andranno a finanziare le misure previste dal Piano nazionale sull’antibioticoresistenza 2022-2025, in fase di approvazione in Conferenza Stato-Regioni.
Dopo la pandemia: ripensare i percorsi clinici tra ricerca, cronicità e innovazione
Gli impatti in termini di ricerca e di organizzazione dei percorsi clinici determinati dalla pandemia di Covid-19 hanno mostrato quanto sia stato catastrofico quest’ultimo periodo