I vincoli dei bilanci sanitari nazionali non possono essere un ostacolo all’accesso dei pazienti alle terapie avanzate. Queste terapie necessitano di nuove e diverse modalità di pagamento e contabilizzazione, che tengano conto degli elevati costi iniziali e dei grandi e duraturi benefici nel tempo, sia per i pazienti che per i sistemi sanitari nazionali. Per questo occorrerebbe classificare la spesa delle terapie avanzate come un investimento e non come una spesa corrente, e questo potrebbe avvenire rivedendo – da Eurostat in giù – le classificazioni economico/finanziarie della spesa sanitaria attualmente in vigore.
È questa la proposta rivolta alle Istituzioni europee e agli Stati membri e presentata oggi da un gruppo di esperti e di associazioni civiche e di pazienti, supportati dalla coalizione #VITA, nell’evento “Securing Equitable Patient Access to Advanced Therapies across Europe” svoltosi presso il Parlamento Europeo. L’iniziativa, sostenuta dal gruppo di interesse degli eurodeputati “Diritti dei pazienti europei e assistenza sanitaria transfrontaliera”, è stata organizzata da Active Citizenship Network (ACN), la rete europea di Cittadinanzattiva, con il supporto incondizionato della coalizione #VITA – Value and Innovation of Advanced Therapies, coordinata dallo studio legale globale LS CUBE.
L’educazione alimentare nei giovani come primo strumento di prevenzione per diverse patologie: un percorso ad hoc
La corretta alimentazione come strumento di prevenzione Alimentazione e salute sono strettamente legate tra loro, così come lo sono alimentazione e malattie. L’alimentazione, tramite una